TESI PERFETTA

TESI PERFETTA

Le tesi di laurea… Noi di Copirema ne abbiamo viste tante!!

Abbiamo vissuto con i laureandi, che abbiamo seguito fin dall’inizio fornendo i vari servizi utili per gli studi, il coronamento del loro percorso, abbiamo raccolto le loro confidenze e le loro idee… Insomma, ne abbiamo viste così tante che abbiamo imparato a capire quali sono gli ingredienti per scrivere una buona tesi.

Ma… cosa si intende per “buona tesi”?

Certo, per noi un prodotto bello, ben presentato, rilegato con cura, con testi ordinatamente giustificati, font semplici e di buon gusto, belle immagini… insomma, un libro da leggere con piacere.

Ma per arrivare a questo bisogna partire dalle fondamenta…

E allora partiamo dall’inizio, e proviamo a riepilogare un po’ gli ingredienti e la ricetta…

Concordato l’argomento della tesi e stabilite con il relatore le fasi per la stesura, è opportuno seguire alcune procedure preliminari alla stesura dell’elaborato:

  • svolgere una prima ricerca bibliografica attraverso cataloghi, banche dati, riviste specializzate, materiali messi a disposizione sui canali web e presso le biblioteche;
  • pianificare l’organizzazione e lo sviluppo della tesi attraverso la stesura di un indice provvisorio che, corredato da brevi indicazioni per ogni capitolo, permetterà di chiarire il piano di lavoro sia al relatore che al candidato stesso.

E’ indispensabile aver chiaro fin da subito che i requisiti fondamentali della tesi di laurea sono:

  • la chiarezza: è indispensabile che le argomentazioni siano espresse con frasi di struttura lineare, senza ridondanze, e articolate in periodi possibilmente brevi;
  • la completezza: è necessario che tutte le informazioni utili alla comprensione del testo, ai suoi contenuti e alle riflessioni esposte siano presentate con accuratezza.

 

 

Anche a livello strutturale ogni tesi deve rispettare una serie di parti ordinate organicamente.

  1. Il frontespizio

Il frontespizio è la pagina preliminare al testo e riporta le informazioni che identificano i contenuti della tesi, quali:

  • l’istituzione
  • il dipartimento
  • la materia della tesi
  • il titolo della tesi
  • il nome del candidato
  • il nome del relatore (e del correlatore se presente)
  • l’anno accademico
  1. L’indice

L’indice elenca i titoli e il numero di pagina d’inizio delle parti che compongono il testo della tesi (capitoli, paragrafi, sottoparagrafi, bibliografia, etc.) e fornisce un quadro del contenuto e dell’organizzazione dell’elaborato. Ha un intento programmatico rispetto al lavoro che si sta per eseguire e nel corso della stesura è probabile che venga modificato in relazione all’evoluzione e all’ampliamento della ricerca.

  1. L’introduzione

L’introduzione, che va scritta alla fine della stesura della tesi, illustra la scelta dell’argomento, le ipotesi che il candidato intende dimostrare e gli strumenti utilizzati.

  1. Capitoli, paragrafi e sottoparagrafi

Il testo dell’elaborato va suddiviso in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi con una numerazione progressiva che possa facilitare anche i rinvii interni.

  1. Le conclusioni

Ultimo capitolo della tesi, si presentano come risposta alle ipotesi avanzate nell’introduzione e commentano i risultati della ricerca.

  1. Le note

Le note possono avere diverse funzioni:

  • citare le fonti degli argomenti trattati;
  • contenere approfondimenti o digressioni;
  • rinviare ad altre sezioni del testo.

Vanno inserite a piè di pagina, con un carattere di dimensione ridotta rispetto al testo.

  1. La bibliografia

La bibliografia elenca e ordina i documenti consultati durante la stesura dell’elaborato e le citazioni eventualmente inserite, riportando i dati necessari per individuare e reperire i documenti indicati. Un consiglio banale ma prezioso è quello di ricordare sempre di appuntare con attenzione i dati bibliografici dei libri e/o riviste consultati o fotocopiati per non doversi trovare, a ridosso della stesura definitiva della tesi, a ricercare nuovamente documenti di cui non si hanno tutti i dati necessari.

Per quanto riguarda l’impaginazione, la scelta dei font e delle dimensioni, vi sono delle buone norme, finalizzate allo scopo di ridurre il consumo superfluo di carta e inchiostro, ormai condivise e sostenute da moltissimi atenei.

Queste prevedono solitamente che l’elaborato presenti le seguenti caratteristiche:

 

  • Formato: 29×21 cm (A4)
  • Carattere: Times New Roman
  • Dimensione: 12
  • Interlinea: 1,5
  • Margine destro: 2 cm
  • Margine sinistro: 3 cm
  • Margine superiore e inferiore: 2 cm
  • Spaziatura paragrafo: nessuna spaziatura, tab a inizio paragrafo

Queste poche e semplici indicazioni vogliono essere solo una prima indicazione, e un utile spunto per realizzare e stampare un bell’elaborato.

Saranno i contenuti, le riflessioni, l’esposizione di idee e magari di nuove visioni ciò che farà di una bella tesi un documento non fine a stesso, ma un vero lavoro di ricerca, di studio, di coronamento di un percorso che, giungendo al termine, getta le basi di quello che verrà.